Il Central Park di New York è uno dei parchi più conosciuti al mondo, nonché il più grande della città. Situato a Manhattan, grazie alla sua inusuale collocazione in mezzo alla skyline del quartiere e grazie alla sua estensione, viene denominato il “polmone verde” di New York. Infatti, esso occupa una superficie pari a 560 campi da calcio e nel suo insieme raggiunge un’area di 341 ettari di terreno non edificato. Il parco, apparentemente naturale, è stato costruito e aperto al pubblico nel 1873. I lavori per la sua realizzazione iniziarono quando il poeta e giornalista William Cullent Bryant, fattosi portavoce dei cittadini di New York, espresse il bisogno di un parco in quanto, grazie all’aumento spropositato della popolazione in pochi anni, i newyorchesi si trovarono senza spazi aperti per “staccare la spina” dalla vita turbolenta e vivace della città. Il progetto, ideato dall’architetto inglese Calvert Vaux e dal paesaggista americano Frederick L. Olmsted, prevedeva però la realizzazione del parco in un’area paludosa e abitata perlopiù da comunità povere e da immigrati. Questi problemi furono risolti con la bonifica dell’area e con lo sfratto delle comunità residenti nella zona. Iniziato nel 1860, fu completato definitivamente nel 1873. Oggi, grazie alle sue strutture interne, il parco è uno dei più amati dagli sportivi: vi si può praticare il footing , il ciclismo, il free climbing e il pattinaggio su ghiaccio. Da ricordare che il parco è il punto di arrivo della celebre maratona di New York. Il Central Park, famoso per la sua tranquillità, è il luogo ideale per riposarsi o stare insieme alla famiglia. Ogni estate vengono organizzate feste, riproduzioni cinematografiche di alto livello, concerti o manifestazioni teatrali ispirate alle opere di Shakespeare. Oggi ospita il Delacorte Theatre, il Metropolitan Museum of Art, il Museo di Storia Naturale (Museum of Natural History), più di 36 ponti e vari laghi artificiali.
Alessandro Bregalda