venerdì 22 gennaio 2010

La convivenza tra studenti



...- Io i denti me li lavo. Senti che storie!
- No che non te li lavi. Ti ho visto e non te li lavi - ...

Nel romanzo “Il giovane Holden” emerge molto l'aspetto della convivenza tra ragazzi: difficoltà di ogni giorno ma anche piccole cose che spesso diventano fonte di discussione.
I ragazzi litigano perché il compagno di stanza si taglia le unghie lasciandole cadere nel pavimento, per la mancanza di pulizia dei denti di uno, per il disordine dell'altro: aspetti del carattere e del comportamento quotidiano di persone che magari ci sono anche amiche ma che, convivendoci, diventano insopportabili. Ciò che per uno può sembrare normale e corretto, per l'altro può essere estremamente strano e sbagliato. A volte si tratta davvero di piccolezze che innescano tra i “conviventi” liti furibonde che, poi risolte considerando che molto spesso si è costretti a questa situazione di comunione nella vita di tutti i giorni.
Holden, protagonista del romanzo, ha diversi diverbi con i suoi compagni di stanza che, dopo tanto tempo, è riuscito anche a capire. “Non poteva soffrire Stradlater, e non entrava mai nella stanza se c'era lui. Non poteva soffrire nessuno o giù di lì. Toccava sempre la tua roba e la guardava. Ragazzi, certe volte ti faceva proprio venire i nervi.” Queste sono le parole con cui Holden, in un primo momento, definisce Achley. Con lui avrà delle discussioni anche per questioni igieniche dato che egli è solito tagliarsi le unghie lasciandole cadere nel pavimento e non è molto portato a lavarsi i denti, cosa che al protagonista fa molto schifo.
In altre situazioni la convivenza assume anche aspetti positivi, ad esempio quando Holden presta il suo cappotto a Stradlater (nonostante sia consapevole del fatto che gli ritornerà allargato) oppure quando presta la sua forbice da unghie ad Achley.
Aspetti positivi e negativi che si intrecciano in una realtà quotidiana in cui i giovani molto spesso si trovano a vivere insieme.


Alessia Zaroccolo

17 commenti:

  1. Ma che brava! Che post bellissimo! Ma prooooooooooooooooooooooooooprio bellissimo... Giustifica

    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  2. Ma mi prendi in giro??? Eccola qua dove va a finire la solidarietà tra Montevialesi! Io ho giustificato nel documento però non so perché sia uscito così! Prova tu che sei bravo con i codici e tutte quelle cose là...
    Alessia Zaroccolo

    RispondiElimina
  3. Ma se l'ho scritto 92734557825 volte alla lavagna in classe come si fa e siamo ancora a sto punto..... aaaaaaaaaaaa! Come li capisco adesso i professori... Conoscenza buttata come niente fosse... Vabbè, faccio io.

    PS: Sei fortunata ke dovevo fare una cosa anche x Luca, se no non l'avrei fatto! XD Dai che scherzo XD
    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  4. Professore, questo vale come se avessi fatto il post vero? Ho fatto sia le giustificazioni a Alessia che i link di download di Luca. Sapia che con i down di Luca ho perso minimo minimo 1 ora: fatti passare il foglio word, fai piccole modifiche, converti in pdf, zippa, carica on-line, carica in un altro sito x ogni evenienza....! xD Ormai sono le 23 e io sto ancora sveglio solo per questo... xD

    PS: Se ho sbagliato a scrivere qualcosa scusatemi... colpa della stanchezzzzzzz.... *Nemanja si addormenta* xD

    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  5. Dai Nemanja, non fare l'eroe adesso!!! Ti siamo grati per gli aiuti che ci hai dato (parlo anche per te Alessia), ma non esagerare!!! Comunque tornando al post, è vero la convivenza a volte è molto difficile, parlo anche e soprattutto per esperienza personale. Non auguro a nessuno di dormire in tenda tra un ragazzo che emana profumi non proprio apprezzabili e un altro che continua a porti qualsiasi tipo di domanda (per capirci anche alcune del tipo "dove hai comprato quel pigiama?" oppure "ti ricordi la maestra delle elementari che abbiamo avuto sette anni fa?"... oddio qualcuno alle undici di sera magari non è lucido lucido per rispondere!) perchè lui non ha sonno e quindi tiene sveglio anche te, nonostante tu sia stanco morto...
    Potrei riportare tanti altri esempi, come quello che DEVE farsi la doccia sempre per primo e quindi tu DEVI aspettare o quello che si dimentica di tirare lo sciacquone del gabinetto (fortunatamente non sistematicamente!!!)...
    Per carità ci sono anche gli aspetti positivi: indimenticabili le partite di poker all'una di notte o gli scherzi che ho fatto con i miei amici in svariate occasioni.
    Luca Mattarolo

    RispondiElimina
  6. O, Luca, piano. Io l'ho detto solo per dire. Magari mi sono esaltato un tantino troppo, però non prendertela adesso! E ho capito che hai avuto certe esperienze da schifo!

    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  7. Dai Nemanjia che ti stai assicurando un futuro da web master professinista!!!!fatteli tutti amici i ragazzi di tutte le sezioni del Quadri così da grande quando avranno un' azienda il sito lo farai tu!!!!!
    Prof.

    RispondiElimina
  8. Alessia il post è ben fatto ma sei sicura di non trovare una foto migliore?
    Prof.

    RispondiElimina
  9. nemanja, il professor ha ragione, magari scaricati un editor html e impara bene l'html e il php., che poi con quelli si possono fare cose stupende, per non parlare di java, ma per quello bisogna conoscere bene l'html, io uso kompozer ma non te lo consiglio perchè è un po odioso...comunque con un bell'editor html impari moltissime cose...
    giovanni munaretto

    RispondiElimina
  10. Nemanja sa già quanto apprezzo il suo lavoro come mio webmaster, per cui mi limiterò a complimentarmi con Alessia per il post. E' vero: spesso si conosce veramente una persona per quello che è quando ci si convive per un certo periodo. E quando ciò accade, anche il nostro migliore amico può apparirci insopportabile, per alcune sue abitudini che vanno contro il nostro modo di vivere.

    RispondiElimina
  11. Grazie professore e grazie anche a voi ragazzi! è più bello lavorare quando sai che qualcuno apprezza e sostiene ciò che fai... Grazie mille.

    Nemanja Rajic

    RispondiElimina
  12. Beh non saprei, il periodo più lungo che ho trascorso (notte compresa si intende) con altra gente è stato due settimane (esclusa la convivenza con mio fratello prima che si trasferisse) e anche se l'ho fatto parecchie volte devo dire che non mi sono accorto di questi dettagli che mi hanno dato fastidio, o almeno non così tanti. In effetti però due settimane sono poche e se si è minimo tre o quattro in stanza è diverso dallo stare in due. Poi se si tratta di una o due settimane non si dorme nemmeno; comunque è vero che dopo un po' di convivenza si scoprono certi aspetti di una persona che possono dare fastidio ma in certi casi penso che siano trascurabili o almeno sopportabili. Carino il post comunque.

    Stefano

    RispondiElimina
  13. Per il professore.
    Ho cercato ma veramente non ho trovato un'immagine migliore di questa. Se le sembra una soluzione migliore posso farmi una foto insieme a una mia amica in camera.
    Alessia Zaroccolo

    RispondiElimina
  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  15. La convivenza è un bel casino. Il proprio co- inquilino ha sempre un difetto! Adattarsi è un'impresa delle volte e si può addirittura finire con il detestarsi reciprocamente.
    Samuele Saggiorato

    RispondiElimina
  16. A mio parere la convivenza è una cosa fantastica. Si può condividere le proprie cose con qualcuno e, anche se a volte scatta qualche litigio, si trova sempre il lato positivo per cui riderci sopra. Nella mia vita, famiglia a parte, ho convissuto con delle mie compagne durante le gite fatte in seconda e terza media. Devo dire che se anche c’era disordine e pulizia non proprio al massimo è stata comunque un’esperienza da non dimenticare. Bel post Ale!
    Giulia Vigolo

    RispondiElimina
  17. I problemi con la convivenza secondo me per periodi relativamente piccoli non si
    manifestano in modo evidente. Almeno..ogni anno vado in campeggio con il gruppo
    dell'alpinismo giovanile, e ogni anno mi trovo assieme a personde decisamente diverse..
    solo adesso mi rendo conto che qualcuno lasciava le sue mutande ingiro o entrava con gli
    scarponi infangati dentro in tenda..ma problemi di convivenza non sono mai diventati
    evidenti in quella settimana..probabilmente se ci fossi rimasto un mese in tenda assieme
    i problemi avrebbero cominciato ad emergere sia da parte mia verso di loro che da parte
    loro verso di me.

    Elia Bonetto

    RispondiElimina