martedì 9 febbraio 2010

Gli incontri in treno


«Tutt’a un tratto, ecco che a Trenton sale quella signora e si siede vicino a me. Era vuota tutta la carrozza, praticamente, visto che era così tardi e compagnia bella, ma lei si mise vicino a me invece che in un sedile vuoto perché aveva quella valigia così grossa e io stavo sul sedile accanto alla porta.» (Cap VIII, Il giovane Holden – J. D. Salinger)

Durante un viaggio in treno, i viaggiatori nel tuo vagone potrebbero rappresentare un girone infernale. Esistono alcuni modelli standard che infestano dei viaggi da incubo.

Il malato da compatire: In ogni vagone affollato c’è sempre quello che tossisce, non usa il fazzoletto, non si mette la mano davanti e cerca di far più rumore possibile quando esprime il suo dolore. Mentre tu desideri ardentemente una mascherina, lui inizia a raccontarti tutte le sue malattie, anche le più schifose. Finite le sue inizia con quelle dei parenti.

I bambini scatenati: Piccoli mostri con troppi carboidrati da consumare, che corrono in giro per il vagone, disturbando tutti e incuranti dei richiami dei genitori che urlano minacce insensate come: “Se non fai il bravo torniamo a casa!”. Che è proprio quello che gli indiavolati vogliono.

Il dormiglione: Non c’è mai quando ci sono gli indiavolati e questo è un male, perché si limiterebbero a vicenda. Di solito russa, è sudatissimo, sbava ed è seduto affianco a te. Più le prime tre caratteristiche aumentano, più aumenta la probabilità che reclini la testa dalla tua parte.

Il millevaligie: Figura mitologica metà uomo e metà bagaglio. Dove passa lui non crescono più posti liberi.

La “sciùra” : Tu non hai tutti i suoi soldi, te lo dice con i suoi vestiti griffati, e per questo devi rosicare. Chiacchiera con chiunque di argomenti inutili, conosce personalmente almeno due vip ed è abbonata a tutti i giornali rosa. In uno scompartimento vuoto inizierebbe a parlare con le sedie e le finestre.

L’amore della tua vita: Te ne innamori dal primo momento, e alla seconda fermata ti si spezza il cuore vedendo che sale il suo ragazzo/la sua ragazza.

L’orda: Sono come degli automobilisti in un autogrill al primo di Agosto. Ragazzini che andrebbero picchiati con un lenzuolo ripieno di mattoni. Sono l’evoluzione dei bambini scatenati.

L’imprenditore: Possiede qualunque oggetto tecnologico che serva, è impossibile non accorgersene perché c’è in continuazione un trillo o una vibrazione.

Il vecchio dei ritardi: Ai suoi tempi i treni arrivavano sempre in orario e non smette mai di ripeterlo.

La vittima: Un altro che come te è intrappolato in una gabbia di matti.

Alberto Corato

17 commenti:

  1. Neanche si vede che questo post è stato fatto da Alberto. Devo ammettere che però rende parecchio l'idea dei passeggeri "tipici" con cui si ha a che fare in un viaggio in treno. Da come è stato scritto, sembra stato scritto da Holden in persona. Complimenti Cocca!

    Gian Marco

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  2. Ah Ah...mi sono fatto quattro risate, grazie Alberto. Bel post!!!!

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  3. Ragazzi 'sto giro devo proprio fare i complimenti a Cocca... davvero un bel post, complementi! E in più rende perfettamente l'idea dei "passeggeri tipici" dei treni...
    Io non viaggio molto in treno, ho fatto giusto uno/due viaggetti, però "il bambino scatenato" e "il vecchietto dei ritardi" li ho intravisti (non ne ho avuto a che fare, x mia fortuna!); questi tipi di passeggeri poi dscondo me sono "messi" lì a posta, per fare compagnia (per allietare il viaggio) e/o per rompere le scatole (giusto per assicurarsi che ci siano sempre dei posti liberi nel trano...)comunque adesso abbiamo la certezza che sempre ci sono e sempre ci saranno...
    Bravo ancora Alberto e grazie... mi hai rallegrato la giornata :)

    Matteo Zopp

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  4. C'erano altri passeggeri meno tipici ma sempre fastidiosi che volevo mettere, ma la crudeltà del conta-caratteri non ha fine.

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  5. Bel post Cocca, complimenti!
    A me capita spesso, soprattutto in autobus, di incontrare il "vecchio dei ritardi" e il "malato da compatire" e concordo pienamente con quello che hai scritto! :):):)

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  6. Grande Cocca!
    Bel post! Viaggiando in treno trovi un sacco di persone bizzarre che da fuori possono sembrare normali ma magari avendole vicino di posto e osservandole rimani quasi basito XD
    Il malato da compatire lo becco sempre come pure il bimbo scatenato. C'è anche d'aggiungere la tipa che parla al telefono per tutto il viaggio ad una tonalità di voce troppo alta.

    Comunque bel post (:

    Carolina Fanchin

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  7. Solo una cosa: hai azzeccato perfettamente i tipi di persone che si possono trovare! Anche se sono un pò mitologizzati, questi "elementi" sono molto frequenti e,per quelle poche volte che ho utilizzato il treno, mi è capitato di trovare alcuni di questi personaggi, i quali cambiano radicalmente il tuo viaggio, in meglio o(molto più spesso)in peggio. Complimenti!!!

    Matteo Lazzari

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  8. complimenti alberto, quando ho letto questo post mi sono fatto anche io una risata, conoscendoti poi è tutta un'altra cosa. Sei molto bravo a scrivere post del genere, è scritto molto bene, complimenti ancora!!!
    Giovanni Munaretto

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  9. Alberto se riesci cambia i caratteri e mettili uguali agli altri post.

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  10. Cocca devo dire che ci hai stupiti tutti quanti con questo post! Certo che il tuo cervello da progammatore di java ha un bel senso di umorismo. Complimenti!

    Nemanja Rajic

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  11. Veramente un bel post, molto divertente e scritto bene. Rende appieno l'idea degli incontri che si possono fare in treno. Ancora complimenti Alberto.

    Alessandro Bregalda

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  12. Beh non vorrei essere ripetitivo, però devo ammettere che mi è piaciuto molto questo post! Direi che i peggiori sono la "sciùra" e gli scatenati, la prima perchè odio quel tipo di persone "galline" e dai discorsi eccessivi, esagerati e futili; i secondi perchè spesso, oltre a essere delle perfette macchine di distruzione fisica e mentale, sono anche viziatissimi e se prendi il cellulare per inviare un sms è la fine! ESIGONO di poterlo esplorare in ogni cartella e sottocartella, e se rifiuti prontamente i genitori ti rifilano la classica occhiataccia... mamma mia che tetro scenario!!!
    Luca Mattarolo

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  13. No oddio sto troppo ridendo!!
    Li ho trovati quasi tutti, specialmente molti bambini scalmanati! Per non parlare degli amori della mia vita! Rimango in adorazione tutto il viaggio finchè l'interessato si accorge del mio sguardo assorto e mi ricompongo!
    Invece, giusto la settimana scorsa, mentre ero diretta a mestre con la mia migliore amica, sono inciampata sulla valigia del suddetto "Il millevaligie" non l'avessi mai fatto!

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  14. Carino il post. Subito fa ridere, ma poi rivanga tutti i ricordi dei viaggi in treno passati e... beh sono quasi tutte vere, le persone che più odio sono i millevaligie e l'imprenditore, soprattutto il secondo, da sui nervi, di solito non parla con me, ma non si può non sentire i suoi discorsi, lui ha tutto dall'i-phone al blackberry al computer portatile minuscolo a tutto ciò che di più altamente tecnologico possa esistere sulla faccia della terra, ma non ha la minima idea di come funzionino tutti i suoi aggeggi e lo racconta in giro. Il millevaligie invece proprio non lo capisco, non capisco cosa metta dentro a tutte quelle valigie, poi passa metà del viaggio a stivare i suoi bagagli coinvolgendo chi gli sta attorno o perchè gli finisce una valigia in testa o perchè qualche passeggero prima che gli venga voglia di buttarlo fuori dal finestrino lo aiuta.

    Stefano

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  15. BRAVO COCCA!
    mi sono piegato in due dal ridere leggendo questo post..personalmente ho trovato sopratutto bambini scalmanati che corrono su e giù per il vagone facendo casino. Qualcuno che poi cade e scoppia a piangere e la madre o il padre che li sgrida.
    POi ci sono i vecchietti che si mettono a raccontarti la storia della loro vita che ti riempiono di domande, che si lamentano dell'amministrazione dello stato, che si lamentano di tutto e tu devi sopportarli per non offenderli.
    Veramente molto divertente.
    Elia Bonetto

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  16. Ah Ah! Bellissimo questo post! È proprio vero, in treno si può incontrare chiunque. Peccato che non succeda solo in treno, ma dappertutto. Non molto tempo fa mi è capitato di incontrare una signora anziana. Educatamente le ho offerto il posto e questa che fa? Mi urla dietro che non si chiedono certe cose ecc ecc …. Altre volte se non cedi il posto ti arriva una borsetta in faccia. Ecco, non si sa mai cosa fare, si spera di trovare un posto lontano da tutti o vicino all’autista.
    Giulia Vigolo

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  17. Il treno come molti altri luoghi è occasione di incontri: ci si trova a dover stare a contatto con una o più persone per una manciata di minuti o anche per qualche ora. Alcune volte è piacevole confrontarsi con persone che proprio non conosci e che non sanno nulla di te (questo presuppone che non partano già con dei giudizi iniziali), ma altre volte è imbarazzante e fastidioso trovarsi davanti qualcuno che ti rivolge una sfilza di domande a cui molte volte non si sa nemmeno cosa rispondere. È sempre piacevole incontrare qualcuno di nuovo purché questo qualcuno non sia troppo impiccione e invadente nella tua vita privata.
    Complimenti per il post ad Alberto!
    Alessia Zaroccolo

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