giovedì 25 febbraio 2010

IL CINEMA AMERICANO DEGLI ANNI '50



Tra gli anni quaranta e cinquanta nasce la figura del divo americano: James Dean, Marlon Brando, Burt Lancaster, Kirk Douglas e Gary Cooper sono solo alcuni esempi.
In questo modo giunse il trionfo dei grandi classici di Hollywood, le cui tipologie di film erano varie: western, melodramma, noir, thriller, commedia e musicals.
Negli anni cinquanta si verificò un grande cambiamento dei temi cinematografici proposti che divennero la delinquenza giovanile e la vita quotidiana dell'uomo di ceto sociale medio.
Grazie agli accordi economici del dopoguerra, viene privilegiata l’espansione del cinema americano in Europa. In questo modo Hollywood sommerge letteralmente l’Europa occidentale mentre il colore s’impone definitivamente e il Technicolor cessa di essere un brevetto riservato.
Eppure nei primi anni del decennio, Hollywood è in crisi: nel 1952 vengono prodotti meno di trecento film, il momento più basso dall’avvento del sonoro.
Gli incassi dei cinema sprofondano, ormai l’offensiva della televisione ha preso il cinema alla sprovvista.
É grazie all’affermazione dei "Drive in" (da 300 si passa a 2000 locali) che si rianima il mercato interno; questi anni sono importanti nella storia del cinema americano perché vedono il trionfo di diversi miti immortali: tra i quali Marlon Brando, James Dean e Gary Cooper.
Brando diventa un’icona dell’immaginario collettivo, è adorato dai giovani insofferenti delle costrizioni delle famiglie, simbolo dell’eroe inquieto e randagio, rozzo e romantico, a suo modo idealista.
Jams Dean, altra icona dell'epoca, era considerato il ribelle senza causa e senza bandiera, l’antieroe per eccellenza.
Gary Cooper, invece, era il simbolo dei Western, come nel suo "Mezzogiorno di fuoco". Durante la sua carriera vinse tre oscar: nel '42, '53 per il miglior attore e nel '61 per la carriera.
Alcuni tra i film più famosi del periodo sono:"Il selvaggio" (1954), "La valle dell’Eden" (1955),"Gioventù bruciata"(1955), "Mezzogiorno di fuoco" (1953), Il sergente York (1941) e "Giungla d’asfalto" (1950).


Lombarda Diego

7 commenti:

  1. interessante...

    non c'è molto da dire. A me piace moltissimo il cinema, ma quello americano degli anni cinquanta non molto, preferisco di granlunga quello italiano. Trovo noiosi e ridicoli quei film, con eroi senza spessore ed esagerati; basta vedere Casablanca: il protagonista che simboleggia il maschio forte e parla sempre con battute fredde come il ghiaccio che suonano quasi ridicole.

    Stefano

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  2. Beh, non sono un grande esperto di storia del cinema, ma so che la maggior parte dei film americani degli anni 50 erano molto lunghi e anche un po' noiosi. Basti pensare al già citato Casablanca, Via col Vento o Balla coi Lupi. Personalmente non li ho visti, ma quelli che l'hanno fatto mi hanno detto che sono molto noiosi.
    Il post comunque è molto ben descritto e svolto. Complimenti Diego!

    Gian Marco Carlan

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  3. Beh no chiariamo una cosa: Balla coi Lupi è un film del 1990 e non è affatto noioso, è un film meraviglioso e commovente, ben fatto. Il film più bello DI Kevin Costner (ne ha diretti addirittura tre) e uno dei più belli, se non il più bello, CON Kevin Costner. Molto profondo.
    Via col vento invece è del '39, quindi anche quello un po' fuori tempo, ma non l'ho ben presente quindi non sono in grado di esprimere un'opinione a riguardo.
    Casablanca in effetti è un po' noiosetto, ma ha un suo valore, meglio di tanti altri.

    Stefano

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  4. E' difficile per me commentare questo post, visto che già non guardo molti film recenti, figuriamoci quelli americani degli anni '50! Marlon Brando, James Dean e company non so nemmeno che faccia abbiano! ... scusate l'ignoranza, ma come avrete capito anche da altri commenti ne so veramente molto poco di musica/film/personaggi e altro antecedenti agli ultimi anni '90... L'unica cosa che mi viene da dire è che, dalla descrizione fatta, mi piacerebbe guardare un film con James Dean, quel "ribelle senza causa e senza bandiera, l’antieroe per eccellenza" mi incuriosisce abbastanza.

    Luca Mattarolo

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  5. Il post è scritto molto bene perché è molto dettagliato ma io non sono una grande esperta di cinema e quindi mi risulta difficile aggiungere altro; penso che per capire il cinema degli anni ´50 è necessario conoscere bene anche tutto ciò che è venuto prima per vedere un po´ come si è evoluto con il passare
    degli anni.
    Alessia Zaroccolo

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