mercoledì 10 febbraio 2010

Romeo e Giulietta

Targa dedicata a Luigi Da Porto in contrà Porti a Vicenza

“-… Io ho letto […] Romeo e Giulietta…-
- Oh Romeo e Giulietta! Incantevole! Non l’ha trovato bellissimo? - Non pareva neanche una suora a sentirla…
… A dir la verità, era un po’ imbarazzante, in un certo senso, star lì a parlare con lei di Romeo e Giulietta…”


Romeo e Giulietta è probabilmente l’opera teatrale più famosa scritta da William Shakespeare, tuttavia è importante sapere che l’opera è un riadattamento di una novella il cui vero autore è lo scrittore vicentino Luigi Da Porto (1485-1529).
La storia di Da Porto si intitolava Historia nuovamente ritrovata di due nobili amanti ed è stata scritta nel 1529.
È una storia senza fine, perché ancheLuigi Da Porto a sua volta trasse ispirazione da Mariotto e Giannozza, una novella di Masuccio Salernitano, scritta nel 1476 e ambientata a Siena. Luigi Da Porto ha cambiato i nomi dei protagonisti in Romeus e Giulietta e l’ha ambientata a Verona ai tempi di Bartolomeo della Scala (1301-1304). Nella versione di Da Porto sono già presenti numerosi elementi chiave della storia come la tragica fine dei due amanti.
Pochi anni dopo la novella fu rielaborata da Matteo Bandello che la pubblicò assieme ad altre sue novelle nel 1554. Nella versione di Bandello l’ambientazione è quella definitiva.
La novella di Bandello fu tradotta in francese da Pierre Boaistuau nel 1559 che sua volta fu tradotta in inglese, sia in prosa da William Painter nel 1567, che in versi da Arthur Brooke nel 1562.
Shakespeare modificò il modo in cui era stata scritta da Brooke e da Boaistuau ma rimase tuttavia piuttosto fedele alla trama e ai personaggi modificandone un po’ i caratteri. Arricchì alcune figure come Benvolio e Mercuzio, due amici di Romeo.
L’opera Giulietta e Romeo è stata riadattata numerose volte in seguito non solo per il teatro (come il musical West Side Story) ma anche per il cinema. Esistono oltre quaranta film dal 1900 ad oggi con questo soggetto. L’opera inoltre è stata riadattata anche per libri di narrativa, libri per ragazzi e perfino per fumetti.

Stefano Niero

5 commenti:

  1. Non ho mai letto l’opera di Shakespeare, però ho avuto l’occasione di vedere il film, anche se la versione che ho visto era quella recente con Leonardo Di Caprio. Penso che sia una delle storie d’amore più tristi con un finale originale, diverso dal comune lieto fine.
    Giulia Vigolo

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  2. l'opera di Shakespeare come Giulia non l'ho letta. Al contrario ho visto la rappresentazione teatrale anche se ero veramente molto piccolo. Il film sinceramente quello recente con L.D.C. non mi è piaciuto per niente, mentre quello del 1968 l'ho trovato molto bello.

    Elia Bonetto

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  3. Sinceramente, io conosco solo la storia perchè è famosa, ma non ha mai ne letto l'opera ne visto uno qualsiasi dei film.
    Comunque non avevo idea che la storia era partita da un vicentino: ciò sta a significare che abbiamo avuto molti talenti anche dalle nostre parti!
    Il post comunque è molto ben fatto e Stefano, come in tutti i suoi post, si è documentato bene a riguardo.

    Gian Marco Carlan

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  4. Mi vergogno un po' al pensiero di aver ignorato finora che Romeo e Giulietta è stato scritto da un vicentino... non si finisce proprio mai di imparare!!! Comunque sì, il post è molto ben fatto e dà una cronologia approfondita delle varie tappe, trasformazioni, aggiunte e traduzioni che questo romanzo ha subito dal 1529 (non contando il precedente manoscritto dal quale il Da Porto ha preso spunto) ai giorni nostri... altro mio punto dolente: non ho mai letto Romeo e Giulietta e non ho nemmeno mai visto un film o una rappresentazione teatrale! Cercherò di recuperare questa lacuna in un prossimo futuro...!

    Luca Mattarolo

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  5. An beh mi trovo proprio nella stessa situazione di Luca! Mi salvo, però, dicendo che ho visto il castello di Giulietta e Romeo parecchie volte perché i miei amano fare delle passeggiate in quella zona soprattutto in primavera. Devo sicuramente farmi un po' di cultura in merito perché si sta parlano di un'opera famosissima che merita qualcosa in più della semplice conoscenza del titolo.
    Alessia Zaroccolo

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